Internocucina

Internet exhibition: due giovani curatori esplorano un nuovo modo di fare arte, sono studenti dell’Università di Genova.

“INTERNOCUCINA, 97 finestre raccontano la cucina attraverso il cinema” la nuova mostra digitale a cura di Selene Polliano e Andrea Mazzilli.
17 Dicembre 2020
4 min
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Selene e Andrea sono due giovani curatori e designers che stanno per conseguire la laurea in Design del Prodotto e dell’evento presso la facoltà di Architettura e Design dell’Università di Genova. A Febbraio 2020 iniziavano a ideare il loro progetto di tesi quando poi è arrivato il Covid19. Con il sostegno e l’appoggio del professore Alessandro Valenti, loro relatore di tesi,  tutto il lavoro ideato fino a quel momento è stato così ripensato e costruito per adeguarsi al periodo storico che stiamo ancora adesso vivendo, fatto di lockdown, mostre e cinema chiusi, ingressi contati all’interno dei negozi, plasmato su persone costrette a ri-scoprire le proprie abitazioni. 
L’idea di Internocucina parte proprio da qui, dalla casa e dal suo abitare. La casa è uno spazio intimo trattato fino ad oggi da chi lo abita con poca consapevolezza. 

Costretti in questi muri fatti di  ricordi, quotidianità e monotonia cosa è cambiato? La nostra casa è sempre la stessa, i muri sono sempre stati quelli e le stanze vengono utilizzate sempre allo stesso modo. Abbiamo però in realtà ri-abitato questi spazi consapevoli della loro multifunzionalità e versatilità.

Selene e Andrea hanno creato una mostra digitale di riflessione sullo spazio abitativo e l’abitare in sè all’interno di un non spazio fisico ma virtuale: l’intera exhibition è infatti visitabile su instagram direttamente alla pagina della mostra internocucina.

Perché la cucina?

La cucina è un luogo che a seconda del periodo storico, sociale e culturale, cambia costantemente il suo utilizzo e la delimitazione del suo stesso spazio. Oggi, o meglio negli ultimi vent’anni, la dimora-cucina si compone di più parti e più usi, da zona living a luogo di condivisione ed emozionalità: diviene un luogo pluridimensionale e fluido in cui le diverse zone e confini della casa si uniscono e confondono.

“La cucina, oggi, conferma la sua centralità nell’abitazione e si trasforma però in uno spazio multifunzionale, iperconnesso e salutare, in cui oltre alla tradizionale preparazione dei pasti, ci si prende cura di se stessi, del proprio benessere, si socializza, si condivide sui social media e si lavora” continuano così i due curatori ”…la cucina torna a essere il cuore emotivo o di proiezione affettiva”.

Perché il cinema?

“Il cinema, riscoperto nello stesso periodo, è stato l’input per creare una mostra digitale sottolineando come la cucina sia stata fruita in maniera diversa, utilizzando 97 spezzoni di film della cinematografia italiana del ventennio 2000-2020.” (dal catalogo della mostra)

Se 97 sono stati i giorni di isolamento trascorsi all’interno delle proprie case 97 sono le finestre cinematografiche proposte per raccontare l’abitare.

Il cinema ha permesso di mettere a fuoco l’obiettivo: attraverso la permanenza delle immagini dell’oggetto osservato, in questo caso la cucina italiana moderna degli ultimi vent’anni, si giunge al culmine del significato attraverso la ripresa di dialoghi e atti inseriti all’interno di questo spazio. E’ come se l’inquadratura diventasse unipuntuale in riferimento allo spazio scelto e da lì la narrazione prosegue senza cambiare scenografia: la cucina può essere così percepita come luogo multifunzionale, spazio di unione e di condivisione, di separazione e convivialità.

Internocucina
Internocucina di Selene Polliano e Andrea Mazzilli

Il nostro contenitore-cucina diviene la scenografia definita dal comportamento dall’abitante uomo secondo la sua cultura e il suo essere soggetto che si muove e definisce i suoi movimenti all’interno di uno spazio.

Dal momento in cui questo spazio è la casa, quindi un luogo intimo e personale, automaticamente il nostro muoverci e risiedere all’interno di questo ci conduce a riflettere noi stessi in questo contenitore creando un profondo legame soggettivo e personale  con l’ambiente domestico, rapporto non a senso unico perchè se l’architettura di un luogo può essere già definita è il nostro abitarci e privatizzare lo spazio che lo rende anche il riflesso della nostra persona. 

I due curatori hanno messo insieme così diverse scene prese da film italiani degli ultimi vent’anni che assorbono all’interno della nuova zona living-kitchen moderna atti e comportamenti che provocano la visione pluridimensionale del luogo. 

Sono cinque le situazioni analizzate come operanti all’interno di questo nuovo ambiente multifunzionale e ognuna di queste viene raccontata quindi attraverso diversi spezzoni di film.

Ad incarnare l’atto di “condivisione” tra i film proposti troviamo “Un fantastico via vai” del 2013 di Leonardo Pieraccioni in cui viene ritagliata una scena di condivisione di storie tra amici, o ancora “Tutta colpa di Freud”, film di Paolo Genovese del 2014 in cui questa volta la cucina permette di condividere la nascita di un sentimento.

La “separazione” ci viene raccontata attraverso la scena de “l’ultima ruota del carro” di Veronesi o ancora dalla scena di separazione provocata dalle situazioni amorose di una madre de “Il miracolo” di Niccolò Ammaniti, del 2018. Vengono analizzate ancora la multifunzionalità la convivialità e l’unione

Perchè instagram?

Se la riscoperta del luogo-casa è stata una conseguenza dominante del fenomeno lockdown a sua volta lo è stato anche l’utilizzo sfrenato dei social network, in particolare di instagram diventato in questo periodo luogo-raccoglitore in tempo reale di esperienze molteplici.

La mostra digitale, iniziata l’1 dicembre, vedrà la sua conclusione il 21 dicembre 2020 ma rimarrà fruibile nella sua totale completezza proprio all’interno della pagina instagram. La scelta dei curatori infatti è stata quella di garantire la fruibilità al maggior pubblico possibile grazie anche ad una piattaforma che garantisce la visione delle exhibition “per sempre”. La mostra infatti non verrà mai disinstallata, cosa che invece solitamente avviene all’interno di un white-cube o museo. 

Qui il catalogo della mostra, consultabile anche accedendo direttamente dal link in bio alla pagina instagram di internocucina.

Immagine di copertina:
Internocucina di Selene Polliano e Andrea Mazzilli


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Genovese doc e aspirante tuttologa. Tra diverse lauree e studi, dal mondo umanistico a quello medico/sanitario, nel 2019 fonda con Arianna e Silvia l'associazione culturale MIXTA. Amante di cibo, chiacchiere e vino le sue più grandi passioni sono l'arte e il cinema. Motto: un film al giorno toglie il medico di torno.

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